arisa

La cantante Arisa ospite da Peter Gomez a La Confessione, ha parlato di Giorgia Meloni e le sue posizioni nei confronti della comunità LGBT.

Se mi piace Giorgia Meloni? Sì. Questa cosa mi verrà contro. I miei amici mi avevano sconsigliato di fare questo discorso perché mi avrebbero additato di essere fascista.

Sì, rispetto ai diritti LGBTQ+ le posizioni di Giorgia Meloni, non sono troppo aperte. Però vede, lei si comporta come una mamma molto severa e molto spaventata. Una mamma che non è solo mamma di un figlio, ma di tre o quattro. Allora bisogna che lei faccia delle cose che vadano bene per tutti e quattro i figli, anche se a volte sembra a uno dei quattro che agisca poco… Ma secondo me ci vuole tempo e ci vuole anche, da parte nostra, un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo“.

Arisa travolta dalle critiche

Queste parole hanno suscitato molto scalpore e sono partite da più parti critiche, anche molto feroci, nei riguardi della cantante. Quest’ultima quindi ha deciso di fare una diretta Instagram nella quale si è così sfogata:

Ma più di essere veramente… io non vi chiedo mai niente, perché non vi chiedo nulla. E non faccio affidamento sul supporto che mi date o che mi comprate i dischi. Perché voi i dischi manco me li comprate. Io dovrei essere Lady Gaga.

Ci vediamo al Pride il 10 giugno e poi a quello di Milano. Il consiglio è: parliamo liberamente e riflettiamo sulle cose e diffidate di chi vi dice sempre e solo sì. Chi vi dice solo sì vi usa. Invece chi vi parla anche mettendo a repentaglio la propria faccia vi ama davvero. Cioè io la penso così nella vita. Amo molto di più le persone che mi dicono dei no e che certe volte la pensano diversamente da me, ma continuano a starmi vicino. Le preferisco a chi mi dice solo sì e mi usa”.

Tra i vari commenti “illustri” scaturiti tali parole dalle dichiarazioni di Arisa, c’è stato anche quello di Vladimir Luxuria che ha così chiosato dal suo profilo Twitter:

Cara Arisa una mamma può essere dolce o severa ma deve esserlo con tutti i figli, non fare figli e figliastri lasciando indietro uno dei suoi figli solo perché diverso dagli altri e trattarlo come un brutto anatroccolo: quella non è severa, è una mamma ingiusta”.

Di Antrace

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